Data Science for Social Good

Massimo Lapucci è Segretario Generale della Fondazione CRT, terza fondazione di origine bancaria italiana per entità del patrimonio. Ricopre la stessa carica per la Fondazione Sviluppo e Crescita-CRT, focalizzata su impact investing, tech e innovation. Lapucci è inoltre Direttore Generale delle OGR, un grande ex opificio industriale nel cuore di Torino riconvertito in un innovativo centro internazionale di sperimentazione per la cultura contemporanea, le arti, la ricerca e le start up in partnership con acceleratori di rilevanza globale.

Già Presidente di EFC-European Foundation Centre, il network della filantropia istituzionale che riunisce oltre 300 organizzazioni di circa 40 Paesi inclusi gli Stati Uniti, Lapucci è vice Presidente di Social Impact Agenda per l’Italia e membro del Global Social Impact Investment Steering Group.

Ha una consolidata esperienza internazionale in board di società pubbliche e private in molteplici settori e in organizzazioni non profit in Europa e in America, tra cui il Rockefeller P.A. Europe, il London School of Economics-Marshall Institute, ISI Foundation for Big Data a Torino e ISI Global a New York. Presidente di Treccani Futura, il nuovo polo edtech in Italia, dal 2006 è World Fellow alla Yale University (USA).

Fondazione CRT

OGR Torino

Nonprofit Leadership and Data Stewardship in the COVID-19 recovery

Ciro Cattuto è professore associato presso il Dipartimento di Informatica dell'Università di Torino e Direttore e coordinatore della ricerca presso la Fondazione ISI di Torino. Si interessa di scienza dei dati, sistemi complessi, salute pubblica ed impatto sociale dei dati. Ha conseguito un dottorato di ricerca in Fisica all'Università di Perugia ed ha svolto ricerche interdisciplinari presso l'Università del Michigan (USA), al Centro Enrico Fermi e all'Università Sapienza di Roma, e presso il Frontier Research System dell’istituto RIKEN, in Giappone.

È fra i fondatori, nonché Responsabile scientifico per la ricerca, di SocioPatterns, un'iniziativa internazionale sullo studio delle reti sociali mediante sensori indossabili, con applicazioni in campo epidemiologico. È membro del comitato editoriale delle riviste Nature Scientific Data, EPJ Data Science, PeerJ Computer Science, Journal of Computational Social Science, Data & Policy. Ha organizzato e presieduto importanti conferenze su Informatica, Scienza dei Dati, Scienza delle Reti e Sistemi Complessi. È Fellow dello European Laboratory for Learning and Intelligent Systems (ELLIS), membro del Consiglio di Indirizzo della Fondazione CRT e membro del gruppo di lavoro del Ministero del Lavoro italiano sulla governance algoritmica. Ha ricoperto il ruolo di esperto nella task force COVID-19 del Ministero italiano per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale.

Alberto Alemanno è professore ordinario alla HEC di Parigi, dove è titolare della cattedra Jean Monnet di diritto dell'Unione Europea. La ricerca di Alberto è incentrata sul come la legge possa venir utilizzata per migliorare la vita delle persone, in particolare attraverso l'adozione di riforme di trasferimento del potere che contrastino le disparità di accesso sociali, sanitarie, economiche e politiche all'interno della Società. Alberto è anche visiting professor permanente al Collegio d'Europa di Bruges ed alla Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Tokyo, nonché studioso al Rutgers Institute for Corporate Social Innovation della Rutgers University.

Grazie al suo impegno nel colmare il divario tra la ricerca accademica e l'azione politica, Alberto ha aperto la strada a forme innovative di impegno accademico e civico e di attivismo nello spazio transnazionale dell'UE attraverso la sua start-up civica The Good Lobby, la cui missione è  riequilibrare l'accesso al potere rafforzando la capacità di azione e sensibilizzazione della Società civile e rendendo l'influenza politica delle imprese più responsabile e sostenibile. Alberto ha preso parte a decine di campagne, da quella del Diritto d'iniziativa dei cittadini europei, che ha messo fine al roaming internazionale, alla stesura della direttiva europea sul whistleblowing, una campagna decennale per le liste transnazionali nell'UE e la recente campagna "Voters without Borders" che chiede pieni diritti politici per i cittadini dell'UE indipendentemente da dove essi risiedano nel continente. È membro del direttivo di numerose organizzazioni civiche della Società civile, fra cui European Alternatives, VoxEurop, Friends of Europe, Access Info Europe, nonché del movimento di campagne civiche We Move, che opera a livello transnazionale.

Il suo ultimo libro, ‘Lobbying for Change: Find Your Voice to Create a Better Society’ fornisce un'analisi innovativa e tempestiva ed una guida per livellare il playing field democratico, consentendo ai comuni cittadini di esprimersi ed informarsi sulle decisioni politiche a livello locale, nazionale e internazionale.

Alberto collabora regolarmente con Le Monde, The Guardian, Bloomberg, Politico Europe, Forbes e Il Sole 24 Ore, e il suo impegno accademico ed a favore del pubblico interesse è stato riportato su The Economist, The New York Times, Financial Times, Libération e Science and Nature.

Il World Economic Forum lo ha nominato Young Global Leader nel 2015, ed è stato eletto Ashoka fellow nel 2019.
Italiano, Alberto si è laureato alla Harvard Law School, al Collegio d'Europa e ha conseguito un dottorato di ricerca in diritto internazionale ed economia all'Università Bocconi.

Stefan Germann è l’Amministratore Delegato della Fondation Botnar, una fondazione con sede in Svizzera che promuove l'uso dell'intelligenza artificiale e della tecnologia digitale per migliorare la salute e il benessere dei bambini e dei giovani in ambienti urbani in espansione. Per raggiungere questo obiettivo, la fondazione sostiene la ricerca, catalizza partner eterogenei e investe in soluzioni modulabili in tutto il mondo. Per saperne di più: www.fondationbotnar.

Stefan è stato in precedenza direttore esecutivo di onegoalglobal.org (un'innovativa campagna collaborativa sulla nutrizione infantile e sullo stile di vita salutare), e direttore capo dell'unità Innovazione e Responsabilità di Kuala Lumpur (Malesia) della Sustainable Health Partnership di World Vision International, che  attualmente opera in quasi 100 Paesi.

Ha lavorato per oltre 25 anni in Africa e Asia, ricoprendo vari incarichi di direzione sanitaria per conto di numerose agenzie operanti in ambito di sviluppo e salvaguardia della salute del bambino ed attività di sensibilizzazione. Il suo lavoro comprendeva la gestione di un grande ospedale in Zimbabwe.

Nel 2005, a seguito dello tsunami in Asia, ha iniziato a lavorare con il team di soccorso di World Vision International in veste di direttore del settore tecnico integrato. Si trattava di un complesso programma di soccorso e ricostruzione che lo ha impegnato in Asia. Questo programma includeva importanti aspetti sanitari, tra cui il ripristino dell'assistenza medica di base nello Sri Lanka e progetti di Salute mobile (mHealth) per le ostetriche nella regione indonesiana dell'Aceh.

In precedenza ha fatto parte di diversi consigli direttivi ed organi consultivi, tra cui: la Partnership per la salute materno-infantile (PMNCH) dell’Organizzazione mondiale della sanità, la Fondazione Optimus dell’UBS, l’iniziativa REPSSI in Africa, ed è stato membro dell'Advisory Board del Programma sulla Salute Globale del Graduate Institute of International and Development Studies di Ginevra, concentrandosi sul ruolo delle ONG nella diplomazia sanitaria nel mondo.

Ha una laurea in micro-ingegneria, un master in politica sociale e gestione delle ONG e un dottorato in studi per lo sviluppo, incentrato sul benessere dei bambini nel contesto urbano africano. Stefan ha terminato nel 2015 un programma di Executive Master sulla Collaborazione Tri-settoriale alla Singapore Management University.

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La dottoressa Paula Hidalgo-Sanchis è Senior Programme Manager per l’Innovazione digitale nell’ambito dell’iniziativa Global Pulse delle Nazioni Unite. Ha lavorato per oltre 20 anni integrando l'innovazione nelle attività umanitarie e di sviluppo in Africa, Asia, America Latina e Caraibi. Con un'esperienza di lavoro in veste di manager per l'innovazione, consulente per le politiche sociali e analista per conto delle Nazioni Unite e di una fondazione privata, si dedica con passione alla promozione dell'uso responsabile dell'intelligenza artificiale e di altre tecnologie d'avanguardia per uno sviluppo sostenibile, le attività umanitarie e la pace. Ha conseguito un dottorato in Geografia e un master in Assistenza internazionale.

Experimenting with Big Data and AI to Support Peace and Security

Using Machine Learning to Analyse Radio Content in Uganda

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Claudia Juech è vicepresidente della sezione Dati e Società presso la Fondazione Patrick J. McGovern. Claudia è una stratega lungimirante, un'ottimista pragmatica e una costruttrice di programmi e organizzazioni. La sua carriera è da sempre incentrata sull'uso dei dati per i processi decisionali, prima nel settore finanziario in Germania e, più recentemente, alla Fondazione Rockefeller. Prima di entrare a far parte della PJMF, Claudia ha fondato e amministrato la Fondazione Cloudera di Silicon Valley.

Sulla base degli incontri con 300 organizzazioni senza scopo di lucro, ha lanciato un modello di fondazione progettato per fornire gli elementi chiave di cui le organizzazioni no-profit necessitano per poter utilizzare i dati in modo efficace: finanziamenti adeguati, accesso diretto alla tecnologia, competenza in materia di dati e supporto tecnico a lungo termine.

Il suo lavoro si focalizza chiaramente su casi di utilizzo dell'IA e dei dati da cui trarre spunti che facciano progredire l'azione e portino a progressi di impatto sociale per contrastare fenomeni quali la violenza di genere o la mortalità infantile. Ritiene che, per avere successo, la Società civile e le organizzazioni senza scopo di lucro non possono trascurare i nuovi strumenti offerti dai dati. Oggi dirige un team di tecnologi che lavorano in modo collaborativo per far progredire la capacità di Intelligenza Artificiale e dati e le competenze tecniche delle organizzazioni che operano per il progresso sociale. Claudia si è laureata in Informatica presso l'Università di Scienze Applicate di Colonia ed ha conseguito un MBA internazionale presso l'Università di Colonia.

Link web:

Patrick J. McGovern Foundation

Taking impact to the next level: Unlocking data and AI in nonprofits

Data Projects' Secret to Success Is Not in the Algorithm

Nuria Oliver è co-fondatrice e vicepresidente di ELLIS (The European Laboratory for Learning and Intelligent Systems), cofondatrice e Direttrice scientifica dell'unità ELLIS di Alicante, Chief Data Scientist di Data-Pop Alliance e Chief Scientific Advisor del Vodafone Institute. Nuria ha conseguito il suo dottorato al MIT. È membro dell'ACM, dell'IEEE e di EurAI. È il più giovane membro (e la quarta donna) dell'Accademia Reale di Ingegneria spagnola.

Vanta oltre 25 anni di esperienza di ricerca nell'IA umano-centrica, è autrice di oltre 180 articoli scientifici ampiamente citati, ha brevettato più di 40 sue invenzioni ed è oratrice pubblica. Il suo lavoro è ampiamente citato nel settore e ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Nazionale Spagnolo per l’Informatica, il MIT TR100 (oggi TR35), lo Young Innovator Award (primo scienziato spagnolo a ricevere tale premio), il 2020 Data Scientist of the Year di ESRI, nel 2020 il premio King Jaume I per le Nuove tecnologie e, nel  2021, l’Abie Technology Leadership Award.

Nel marzo del 2020 è stata nominata Commissario del Presidente della Generalitat Valenciana per Intelligenza artificiale e scienza dei dati nella strategia contro il COVID-19. In questo ruolo, ha recentemente co-diretto ValenciaIA4COVID, squadra vincitrice del $500k XPRIZE Pandemic Response Challenge. Il loro lavoro è stato descritto in WIRED ed altre pubblicazioni ed ha ricevuto il premio come miglior elaborato (categoria Scienza dei dati) all’ECML-PKDD 2021.

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Oliver's Webpage

ELLIS Foundation Alicante

Rachel Rank è una consulente che assiste le organizzazioni con dati, analisi e progetti di governance. In precedenza ha fondato ed amministrato 360Giving ed è stata vicedirettrice di Publish What You Fund, dove ha guidato le attività di ricerca e monitoraggio, sviluppando un indice annuale di trasparenza: transparency index.

Rachel ha condotto ricerche e scritto diversi articoli sulla trasparenza, la buona governance e la responsabilità sociale. Alcuni esempi sono disponibili su LinkedIn. È una fiduciaria dell'organizzazione di tecnologia civica mySociety e twitta su @rachelerank

Da inserire versione italiana Stefaan G. Verhulst is Co-Founder of the Governance Laboratory (The GovLab) at New York University (NYU), an action research center focused on improving decision making using advances in science and technology - including data and collective intelligence. He is also, among other positions and affiliations, the Editor-in-Chief of Data & Policy, an open-access journal by Cambridge University Press; the Research Director of the MacArthur Research Network on Opening Governance; Chair of the Data for Children Collaborative with Unicef; a member of the High-Level Expert Group to the European Commission on Business-to-Government Data Sharing; and of the Expert Group to Eurostat on using private sector data for official statistics.

In 2018 he was recognized as one of the 10 Most Influential Academics in Digital Government globally (as part of the Top 100 in Digital Government) by the global policy platform Apolitical. Before joining NYU full time, Verhulst spent more than a decade as Chief of Research for the Markle Foundation, where he continues to serve as Senior Advisor. Previously at Oxford University, he was the UNESCO Chairholder in Communications Law and Policy and co-founded and was the Head of the Program in Comparative Media Law and Policy at the Center for Socio-Legal Studies. He was the Socio-Legal Fellow at Wolfson College, and is still an emeritus fellow at Oxford. He also taught for several years at the London School of Economics and was Founder and Co-Director of the International Media and Info-Comms Policy and Law Studies (IMPS) at the University of Glasgow School of Law.

He has published widely - including seven books- and his writings and work have appeared in the Harvard Business Review, Stanford Social Innovation Review, Project Syndicate, Wall Street Journal, The Conversation, and Open Democracy (among others). He is asked regularly to present at international conferences including TED, Collision, and the UN World Data Forum. Numerous organizations have sought his counsel - including the WorldBank; IDB, USAID, DFID, IDRC, AFP, the European Commission, Council of Europe, the World Economic Forum, UNICEF, OECD, Un-OCHA, UNDP, and several other international and national bodies.

The GovLab website